Salento/Otranto

Il Salento da visitare

Le coste salentine
Le coste sono ampie e sabbiose soprattutto sul Mar Ionio, le cui acque sono caratterizzate a questa latitudine da una trasparenza e da cromatismi rari; spettacolari sono le scogliere a picco sul mare, soprattutto sul Mare Adriatico. Tra le spiagge più note ci sono quelle sabbiose di Ugento, Torre dell’Orso, Porto Cesareo, Gallipoli, Santa Maria di Leuca, Otranto e Ostuni, e per quanto riguarda le spiagge rocciose, tra le più notevoli meritano citazione Castro, Santa Cesarea Terme e Porto Badisco.

Le grotte carsiche
Le grotte si aprono lungo la costa orientale, incastonate nelle ripide scogliere che partendo da Santa Maria di Leuca giungono a Punta Palascìa (Otranto). Tali formazioni di natura carsica in corrispondenza di Castro, assumono un notevole sviluppo, di cui la Grotta Zinzulusa ne è il più significativo esempio, e al cui interno sono stati rinvenuti pittogrammi e vari reperti paleontologici, che insieme a quelli della vicina Grotta Romanelli sono per la maggior parte custoditi ed esposti nel museo di Maglie

L’Oasi protetta dei Laghi Alimini
L’oasi costituisce uno dei luoghi naturali più pregiati del Salento, con un ecosistema che ospita varie specie animali e vegetali e costituiscono una “Zona di Protezione Speciale” (ZPS), proposta come Sito di Importanza Comunitaria europeo (pSIC). Tra i maggiori luoghi di pregio dell’oasi dei laghi Alimini, è da segnalare sulla costa la Baia dei Turchi.
Il Parco delle Cesine
Il nome del parco trae origine dalle “cesine”, stagni acquitrinosi sulla costa adriatica, è una zona umida formata dagli stagni Salapi e Pantano Grande, alimentati dalla pioggia e divisi dal mare da dune sabbiose.
Il Parco Costa Otranto – Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase
Il parco comprende anche la zona dove sorge il faro di Punta Palascìa, punto più orientale d’Italia. L’istituzione dell’area protetta, dislocata lungo la costa orientale del Salento (costa alta a picco sul mare), mira a conservare e recuperare le specie animali e vegetali; salvaguardare i valori e i beni storico-architettonici; incrementare la superficie e migliorare la funzionalità ecologica degli ambienti naturali.
L’architettura rurale
Tra le architetture rurali sono degni di nota i trulli (dal greco tardo τρουλλος, ovvero cupola, antiche costruzioni in pietra “a secco”, di forma conica), i Pajari (simili ai trulli, a forma di tronco di cono e con pianta circolare, costruiti con pietre ricavate dai terreni circostanti, senza l’aiuto di alcuna malta o sostegno), i muretti a secco (particolare tipo di muro costruito con blocchi di pietra grezza del posto di varia forma e dimensione, opportunamente disposti senza uso di malte o leganti di alcun genere), le masserie (grandi aziende agricole fortificate, abitate a volte anche dai proprietari terrieri, e che comprendono gli alloggi dei lavoratori stagionali, le stalle, i depositi per foraggi ed i raccolti).
Le chiese in stile Romanico pugliese
Tra le chiese in stile romanico sono degne di nota la chiesa di Santa Maria del Casale e la Cattedrale a Brindisi, la Chiesa dei Santi Nicolò e Cataldo a Lecce, la chiesa di Santa Caterina d’Alessandria a Galatina.
Le fortificazioni medievali e le torri di avvistamento
Numerose sono le torri costiere di avvistamento erette fin dal XV secolo lungo le coste, con l’obiettivo di avvistare e difendersi per tempo dalle flotte nemiche saracene provenienti dall’oriente. Numerosi i castelli e le masserie che svettano per il territorio, nei paesi e nelle città.
Il centro storico di Lecce
Il centro storico di Lecce, chiuso nelle antiche mura intervallate dall’Arco di Carlo V, da Porta Rudiae e da Porta San Biagio, è ricchissimo di opere d’arte, fra le quali si segnalano alcuni dei mirabili esempi barocchi presenti, la Piazza del Duomo, la Basilica di Santa Croce e il Palazzo dei Celestini, la chiese di San Giovanni Battista e di San Matteo e i maestosi resti dell’Anfiteatro e del Teatro, entrambi di epoca romana. Si staglia severo invece il Castello di Carlo V nei pressi di Piazza Sant’Oronzo. Fuori dalle mura le torri angioine di Belloluogo e del Parco e il grande complesso monastico degli Olivetani.

fonte testi e immagine: wikipedia.it

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